Eterno Dubbio

Descrizione:
La via aperta da Roberto Carli, Michele Torresani, Stefano Chin tra l’autunno e la primavera 13/14 è di stampo sportivo con alcuni tratti nei quali è necessario integrare con friend. La stessa si snoda lungo una serie si placche verticali e diedri su roccia ottima.

Difficoltà: 6a+ 6c, obbligatorio 6a+
Sviluppo: 280 mt
Tempo: 5 ore la via
Materiale: 15 rinvii, friends
Tempo di avvicinamento: 15 min
Esposizione: W
Relazione: Degli apritori

Avvicinamento:
da Mezzolombardo, proseguire per Cles, in Località Rocchetta, non imboccare la galleria, ma restare sulla sinistra per la strada vecchia (indicazioni per Vigo di Ton), dopo circa 200m sulla destra c’è un piccolo piazzale, dove si può lasciare la macchina. Tra i para-massi si snoda un sentierino nel bosco, seguire i bolli rosso-oro (sentiero per la via del 50°) fino al bivio, da lì seguire i bollirossi fino all’attacco.

Relazione:

I lunghezza: Attaccare alla base di un diedro regolare con una piccola fessura, (scritta “via”) salirlo per poi uscire a sinistra sulla placca che richiede un bel passaggio (usare dado ) fino in sosta. Per i più “puristi” questo tiro è proteggibile con una serie di piccoli e micro dadi dando così un sapore avventuroso e particolare al tiro che non risulta per niente banale. (6a+/6b ; 6 spit ; 1 nut piccolo).

II lunghezza: Traversare a destra sullo spigolo e salire la rampa (utile dado) che porta nel bosco, superare un saltino di roccia e poi a sinistra fino a degli alberi alla base di una placca dove si sosta su spit (pass. 6A+ poi III ; 2 spit ; 1 nut piccolo).

III lunghezza: Salire tenendosi a sinistra della placca liscia e poi continuare sempre portandosi a sinistra fino ad arrivare in una rampa/diedro dove si sosta su uno spit . ( 5b ; 3 spit ; 1CH).

IV lunghezza: Da lì si esce a sinistra superando un pezzo strapiombante con una grande clessidra, continuare verticalmente per poi appoggiarsi leggermente in placca fino in sosta (6b ; 11 spit ).

V lunghezza: Proseguire diritti e poi un po’ a destra fino alla base di un evidente diedro che si risale interamente a friend, al termine di quest’ultimo noi consigliamo di sostare per evitare attriti di corda. (5c ; 2 spit. ; friend medio-piccolo).

VI lunghezza: Si prosegue portandosi a destra per poi in leggero strapiombo ritornare a sinistra e raggiungere una comoda sosta. (6a 5b; 3 spit).


VII lunghezza: Salire verticalmente integrando con friend per alcuni metri piuttosto difficili che sfociano in un diedro anch’esso da integrare terminante in una placca alla fine della quale sulla destra c’è la sosta (6a+ 5b ; 7 spit ; friend medi).

VIII lunghezza: Si continua ora lungo una costa acile che porta ad un muro liscio che obliqua verso destra a metà del quale c’è la sosta. (5a 6a+ ; 8 spit).

IX lunghezza: Dalla sosta ancora a destra con movimenti sempre sostenuti, ora la parete si inclina in una pancia strapiombante e liscia che costituisce il tiro chiave della via, sulla cima della quale si trova la sosta. (6b 6c o A0 ; 12 spit).

X lunghezza: Ora per passaggi più semplici si continua a salire tenendosi leggermente a destra lungo una costa che arriva ad una comoda cengia dove si sosta su di una pianta. (5c III ; 3 spit ; 4 CL).

XI lunghezza: Proseguire diritti lungo la “dorsale”, prima della sua fine si traversa a destra per 3/4m poi diritti, si supera uno strapiombino e da lì ancora a destra. La sosta si trova dopo una piccola grotta. (5b ; 8 spit ; 2CL).

XII lunghezza: salire verticalmente sempre diritti, superando l’ultimo bel muro verticale si giunge in cima. (5b 6a ; 3 spit ; 1CH).

Discesa:
la fine della via si trova poco sotto alla piazzola panoramica della “torre della visione”, da lì, scendere per il sentiero e al bivio imboccare il 516b che scende a destra e porta in località Rocchetta (si arriva vicino alla galleria). A piedi lungo la strada vecchia si ritorna alle macchine. (tot: 30 min. ).

Un’eventuale discesa in doppia dalla via potrebbe rivelarsi avventurosa specialmente superato il tiro chiave che, col suo lungo traverso costringe a fare una doppia obliqua in tensione. Comunque se si dovesse scendere in doppia con due corde da 60m è possibile utilizzando le soste con l’anello. L’ultima doppia viene fatta fuori via su di una pianta che si trova scendendo dalla sosta del 4° tiro tenendosi un po’ a destra (è all’altezza della sosta del 2° tiro). Con quest’ultima calata aerea si arriva all’attacco della via, scendendo direttamente dal grande arco strapiombante che sovrasta il primo tiro. È possibile inoltre ritirarsi alla fine del 7° tiro, prima del traverso verso destra e del tiro chiave andando a sinistra salendo su per il bosco per ripide coste si giunge alla Tor della Visione. (15 min).

Foto:
Ripetizione Marco e Mauro del 2 Agosto 2014